Un libro per riflettere
Aforismi tratti dal libro di Andros “Un libro per riflettere – 365 aforismi senza anestesia”, edito nel 2006 da Albalibri Editore.
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Al giorno d’oggi la verità non si limita ad essere nuda: si prostituisce.
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Perché mai dovrei coniugarmi? È una roba da verbi!
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Si dice che la speranza sia l’ultima a morire,
ma a volte morire è l’ultima speranza.
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Più che credere all’amore mi limito a subirne gli effetti nefasti.
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Un vero assassino non uccide una persona, la mette al mondo.
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La scultura è morta, la pittura è morta, l’arte è morta… mi sento tanto un necrofilo.
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Veniamo al mondo perché qualcuno è venuto prima di noi e continuiamo
a venire perché qualcun altro possa venire al mondo.
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Quando sono solo siamo già in troppi.
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Si vive e poi si muore… è proprio vero che le disgrazie non vengono mai sole.
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Per molti politici passare dalla destra alla sinistra o dalla sinistra alla destra
significa solo cambiare narice.
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Solitudine è sentire il telefono squillare e sapere già che hanno sbagliato numero.
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Non ho niente contro il matrimonio,
sono le pratiche per il divorzio che mi seccano.
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Cosa caratterizza la moda di quest’anno? La solita manica d’imbecilli.
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Il sonno dell’arte genera mostre.
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E se quel paese dove tutti vengono mandati fosse proprio l’Italia?
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Non ci sono più le bambole gonfiabili di una volta,
contengono meno silicone delle donne vere.
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Cosa mai possiamo sperare, se persino la fortuna ha la sfiga di essere cieca?
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La pittura astratta non è così brutta come la si dipinge.
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Il suicidio è un peccato. Quando non riesce.
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Tratto dal libro “Un libro per riflettere”, prima pubblicazione 2006.
Seconda pubblicazione, nel solo formato ebook, riveduta e ampliata, 2016.







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