Category Archives: The Dis-Sense Of Life

“The dis-sense of life” was the title of one of my solo exhibition held in 2001, it’s a definition that encompasses a large portion of what to me is worth investigating with art, it’s a part of my vision about existence, part of my androsophy. Human being has always questioned himself about the meaning of life and the reasons for our being there, and so did the art. Luckily, no one has ever been able to reveal the secret, probably because the secret is that there is no secret, just like there is no absolute meaning or reason, immutable and universal. So, despite the millennia of art that precede me, I too can strive on these issues. I do not like proclamations and I find absolute truths a bit boring, as well as dangerous. With these works I do not intend to propose or impose a definitive result, but only provide some summands for everyone to come to a conclusion, adding what is missing, or removing what is too much, based on his own experience and his own feelings. With the distorted lens of art, I filter what I believe are the highlights of our experience on this planet, that thing we call life, and I do lingering on dissent, chirps, the hardships, the discrepancies, contradictions and inconsistencies; they make it even more difficult to see the sense, but they are the salt of the concept, so impalpable and yet accepted, of “existence.” I continue to dig myself looking for the human inside all of us, pulling, as if they were precious diamonds, the scent and the stench that humanity shares without the willingness to face it.
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“Il dis-senso della vita” è stato il titolo di una mia mostra personale realizzata nel 2001, è una definizione che racchiude un buona fetta di quello che per me vale la pena di indagare con l’arte, è una parte della mia visione dell’esistenza, della mia androsofia. Da sempre l’essere umano si interroga sul senso della vita e sui motivi del nostro esserci, e così anche l’arte. Per fortuna, nessuno è mai riuscito a svelare il segreto, probabilmente perché il segreto è che non c’è alcun segreto, come non c’è in assoluto un senso o un motivo immutabile e universale. Così anch’io, nonostante i millenni di arte che mi precedono, posso arrovellarmi sui questi temi. Non amo i proclami e trovo le verità assolute un po’ noiose, oltre che pericolose; con queste opere non intendo proporre o imporre un risultato definitivo, ma solo fornire alcuni addendi perché ognuno possa tirare le proprie somme, aggiungendo quello che manca, o togliendo quel che è di troppo, in base al proprio vissuto e alla propria sensibilità. Con le lenti distorte dell’arte, filtro quelli che ritengo i punti salienti della nostra esperienza su questo pianeta, quella cosa che chiamiamo vita, e lo faccio indugiando sui dissensi, gli stridii, i disagi, le discrasie, le incongruenze e le incoerenze; che se rendono ancor più difficile vederne il senso, di contro rappresentano il sale del concetto, così impalpabile eppure accettato, di “esistenza.” Continuo a scavare in me stesso alla ricerca di quanto di umano c’è in ognuno di noi; estraendo, come fossero preziosi diamanti, il profumo e il fetore che l’umanità intera condivide ostinandosi a non volersene rendere conto.